Coronavirus: un'epidemia su scala mondiale
Sono ormai diverse settimane che la notizia sta facendo il giro del mondo: è stato identificato un nuovo tipo di virus, chiamato SARS-CoV-2, che fa molto parlare di sé perché in pochi mesi ha infettato più di 70 000 persone e causato più di 2 000 morti.
L'epidemia è partita dalla città cinese di Wuhan; dal momento che inizialmente il virus non era conosciuto, il suo impatto è stato sottovalutato e questo, forse, ha aumentato la sua diffusione.
Il SARS-CoV-2 fa parte della famiglia dei coronavirus, un gruppo di virus che vengono chiamati così perché circondati da un "involucro" di proteine che formano delle sporgenze che fanno assomigliare il virus a una corona reale o alla corona solare dalle protuberanze caratteristiche.
Nell'immagine: coronavirus osservati con il microscopio elettronico. Fonte: Centers for Disease Control and Prevention's Public Health Image Library (PHIL).
Gli effetti del SARS-CoV-2 sull'uomo sono febbre, forte tosse e difficoltà respiratorie; spesso questi sintomi si trasformano in polmoniti anche gravi, portando a danni permanenti o, in alcuni casi, alla morte degli ammalati.
In tutto il mondo si è diffusa la paura per il contagio; le notizie però non sono sempre state diffuse in modo chiaro, e in alcuni casi questo ha aumentato la dimensione del problema.
Le organizzazioni che si occupano di salute pubblica in tutto il mondo stanno cercando di diffondere le informazioni in possesso degli scienziati in modo semplice e corretto, in modo da evitare falsi allarmismi; è importante che le notizie vengano sempre mantenute aggiornate, perché solo così si può descrivere in modo realistico l'andamento dell'epidemia.
Tra queste organizzazioni si trova per esempio anche l'UNICEF, che sfrutta le proprie pagine per dare informazioni nel modo più chiaro possibile: https://www.unicef.it/doc/9658/coronavirus-e-rischi-per-infanzia-cose-da-sapere.htm#
Non è possibile prevedere quale sarà l'andamento dell'epidemia; sicuramente però i consigli che dà l'UNICEF sono consigli utili per evitare che altre persone possano continuare ad ammalarsi nelle prossime settimane.
L'epidemia è partita dalla città cinese di Wuhan; dal momento che inizialmente il virus non era conosciuto, il suo impatto è stato sottovalutato e questo, forse, ha aumentato la sua diffusione.
Il SARS-CoV-2 fa parte della famiglia dei coronavirus, un gruppo di virus che vengono chiamati così perché circondati da un "involucro" di proteine che formano delle sporgenze che fanno assomigliare il virus a una corona reale o alla corona solare dalle protuberanze caratteristiche.
Gli effetti del SARS-CoV-2 sull'uomo sono febbre, forte tosse e difficoltà respiratorie; spesso questi sintomi si trasformano in polmoniti anche gravi, portando a danni permanenti o, in alcuni casi, alla morte degli ammalati.
In tutto il mondo si è diffusa la paura per il contagio; le notizie però non sono sempre state diffuse in modo chiaro, e in alcuni casi questo ha aumentato la dimensione del problema.
Le organizzazioni che si occupano di salute pubblica in tutto il mondo stanno cercando di diffondere le informazioni in possesso degli scienziati in modo semplice e corretto, in modo da evitare falsi allarmismi; è importante che le notizie vengano sempre mantenute aggiornate, perché solo così si può descrivere in modo realistico l'andamento dell'epidemia.
Tra queste organizzazioni si trova per esempio anche l'UNICEF, che sfrutta le proprie pagine per dare informazioni nel modo più chiaro possibile: https://www.unicef.it/doc/9658/coronavirus-e-rischi-per-infanzia-cose-da-sapere.htm#
Non è possibile prevedere quale sarà l'andamento dell'epidemia; sicuramente però i consigli che dà l'UNICEF sono consigli utili per evitare che altre persone possano continuare ad ammalarsi nelle prossime settimane.
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