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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

Fotografare un buco nero

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Fu Albert Einstein, nel 1915, il primo a diffondere l'idea che potessero esistere oggetti dalla massa talmente grande e talmente concentrata da avere la caratteristica di attirare verso di sé le onde luminose senza lasciar loro la possibilità di superarli: i buchi neri . Per decenni gli scienziati si sono scontrati con l'impossibilità di fare delle misurazioni dirette di questi oggetti: come è possibile misurare qualcosa che "mangia" tutto ciò che lo circonda, luce compresa? Sapevano però che i buchi neri dovevano esistere: osservavano gli effetti della loro enorme forza di attrazione sui corpi celesti vicini. Per questo motivo è stato, giustamente, dato molto risalto alla notizia della comparsa della prima "fotografia" di un buco nero, pubblicata dalla rivista Astrophysical Journal Letters. L'immagine ritrae un buco nero supermassiccio (la sua massa è 6,5 miliardi di volte più grande di quella del Sole) che si trova al centro della galassia M87, ch...

Lezioni dalla spagnola

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Pensi che la pandemia più estesa sia stata la peste nera che ha decimato gli abitanti d'Europa nel XIV secolo? Niente da fare, sei fuori strada: l'epidemia virale più grave che l'umanità si sia mai trovata ad affrontare è stata l'epidemia di influenza spagnola , che tra il 1918 e il 1920 ha causato la morte di quasi 100 milioni di persone in tutto il mondo. Cerchiamo di capire cosa ha voluto dire. Un' epidemia è la diffusione molto veloce di un agente infettivo, generalmente un virus o un batterio, che colpisce moltissimi individui di una popolazione. Generalmente, l'epidemia ha una fase iniziale in cui le persone colpite sono poche, un picco di massima diffusione e una fase di calo; di solito, quindi un'epidemia ha una durata limitata nel tempo. Il grafico, elaborato dal Ministero della sanità inglese, mostra quale fu l'andamento dell'epidemia di influenza spagnola nel Regno Unito tra la metà del 1918 e la metà del 1919 (attenzione al forma...

Le intoccabili vibrazioni del theremin

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Gli strumenti elettronici sono molto particolari: da quando sono in circolazione hanno completamente rivoluzionato la produzione musicale mondiale, portando alla nascita di generi musicali come la techno o l'acid jazz, che integra nel genere jazz elementi tipici del soul o del funky servendosi di strumenti elettronici. Potrebbero sembrare delle invenzioni recenti, ma in realtà alcuni di loro hanno ormai un secolo di vita: uno dei primi strumenti elettronici fu il theremin, creato dal professor Léon Theremin esattamente cento anni fa, nel 1919. Il professor Theremin all'epoca dirigeva l'istituto fisico-tecnico di Pietrogrado; era un uomo con molti interessi, che lo portavano a cercare di applicare l'elettronica, che muoveva in quegli anni i suoi primi passi, a una grande varietà di oggetti: progettò e fece funzionare porte automatiche, sistemi per l'illuminazione, allarmi e sistemi di sicurezza, uno dei primi sistemi televisivi, e molto altro. Il suo nome però an...

Le affascinanti geometrie dei capsidi

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I virus sono esseri affascinanti: sono l'entità biologica più abbondante in assoluto, hanno alcune delle caratteristiche degli esseri viventi ma non tutte, ancora non è chiaro come si siano evoluti: c'è chi dice a partire da plasmidi, chi dice che siano nati dalla degradazione del DNA di qualche cellula, chi ancora che si siano sviluppati quando il DNA come molecola non esisteva ma il patrimonio genetico degli esseri biologici era codificato solo tramite RNA. I virus sono esseri estremamente mutevoli; sono obbligati a entrare in una cellula di un essere vivente per riprodursi, e questo li porta a mutare forma con molta frequenza: spesso il contatto con il patrimonio genetico di altri esseri viventi li porta ad acquisire nuove caratteristiche, che prima non avevano. Osservati al microscopio elettronico a scansione la struttura che appare più evidente è quella del capside , l'involucro proteico che riveste e contiene l'acido nucleico del virus. Moltissimi capsidi ha...

Nascere da un'increspatura: storia affascinante delle nostre galassie

È difficile dire "all'inizio", visto che prima il tempo non esisteva; è complicato anche definire un luogo, dal momento che anche lo spazio non esisteva. Quello che sappiamo, o almeno l'ipotesi più probabile, è che ci fosse una grandissima quantità di materia, più o meno tutta quella che possiamo vedere oggi nell'Universo attorno a noi, concentrata in uno spazio più piccolo di quello occupato da un atomo. In una frazione di secondo questa materia ha cominciato ad espandersi in tutte le direzioni, a occupare un volume sempre maggiore; questa espansione di materia ha generato lo spazio, che prima non esisteva. La materia ha continuato a spostarsi a velocità diverse; più si trova lontano dal luogo in cui era concentrata inizialmente, più va veloce. Nella materia in espansione c'erano delle piccole differenze; dei piccolissimi grumi, quasi impercettibili, che però c'erano. Sono stati proprio questi piccoli grumi a dare origine alle nostre galassie; atto...

Ricerche... spaziali!

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Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli sforzi delle due superpotenze Stati Uniti ed Unione Sovietica si concentrarono sull'obiettivo di superare l' atmosfera terrestre e di esplorare lo spazio; molte delle scoperte e delle innovazioni tecnologiche che durante la guerra erano servite a costruire missili furono utilizzate per mettere a punto lanciatori che potessero inviare razzi e satelliti nello spazio interplanetario . Dal punto di vista scientifico i satelliti avevano un ruolo particolarmente importante: una volta lanciati infatti erano costantemente in contatto con la Terra, inizialmente attraverso antenne che trasmettevano e ricevevano onde radio; da Terra quindi si potevano misurare la loro posizione e la loro velocità , e osservando come questi dati cambiavano si potevano ricavare informazioni, per esempio, su come fosse fatto l'ambiente in cui stavano viaggiando. Il primo satellite a essere spedito in orbita fu lo Sputnik 1 ; il satellite, lanciato dal...

I numeri della lotta alla mafia

Ci sono molti modi per rappresentare i dati delle indagini statistiche. Quando si tratta di mostrare l'evoluzione di fenomeni nel corso del tempo una modalità efficace può essere l' areogramma , un tipo particolare di grafico che mette a confronto dati rappresentandoli attraverso l'area di figure geometriche: l'area della figura è direttamente proporzionale al dato che rappresenta . Questo dà un'idea immediata dell'andamento dei fenomeni: ci sono quantità che aumentano o che diminuiscono? Quale dato è più grande degli altri, e di quanto? In questo articolo viene utilizzato un areogramma per rappresentare l'andamento dei reati di tipo mafioso: https://www.infodata.ilsole24ore.com/2018/12/20/criminalita-organizzata-tutti-i-numeri-della-lotta-alla-mafia/

AIDS e HIV: un virus pericoloso

Quando si sono verificati i primi casi di AIDS e la malattia ha cominciato a diffondersi, lo spavento è stato tanto: non si conosceva la malattia, sembrava che non ci fossero rimedi efficaci, non si riusciva a contrastare il dilagare del virus. Oggi le nostre conoscenze in materia sono aumentate moltissimo, e pare addirittura che due pazienti siano riusciti a guarire; questo però non vuol dire che si possa abbassare la guardia, anzi. I dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ci raccontano ogni anno si continuano a registrare nuove diagnosi, sia nel mondo (come si può leggere qui ) che in Italia (come è spiegato qui ; i dati sono raccolti ed elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità italiano). Gli scienziati e i ricercatori sono impegnati nella lotta al virus su diversi fronti; nei programmi linkati qui sotto diversi esperti raccontano il proprio lavoro, le loro conquiste e i loro progetti futuri. Intervista alla virologa Ilaria Capua:  https://www.raiplayradio.i...

Sport e movimento: relazione impossibile?

Cosa c'entra lo sport con le grandezze che si usano per descrivere il movimento? C'è una relazione tra il basket, o il calcio, o il nuoto, o tutti gli sport che vi vengono in mente, e le grandezze come velocità, accelerazione, distanza? Certo che c'è, la relazione. Durante una partita di basket l'obiettivo dei giocatori è fare il maggior numero possibile di canestri; tutti i loro sforzi, e i loro tiri, saranno finalizzati a questo obiettivo. Quando un giocatore riesce a smarcarsi e si trova abbastanza vicino al canestro, lancia la palla cercando di farla andare a segno. Non tira a caso: prende la mira, quindi valuta con precisione la traiettoria che vuole che la palla percorra. Deve calibrare bene anche la velocità del tiro: se la palla procede troppo lentamente, è più alto il rischio che un giocatore della squadra avversaria la intercetti e la devi, facendo fallire il tentativo di canestro. Allo stesso tempo, un tiro troppo veloce rischia di essere troppo potent...

Spunti di approfondimento - prima puntata

Ciao ragazzi! Da oggi fino alla fine dell'anno comincerò a raccogliere link a materiali multimediali o articoli che possono essere utili per visualizzare meglio o approfondire qualche argomento specifico. Comincio da quelli di cui vi ho parlato oggi in classe. Effetti della vegetazione sulle onde marine:  https://giphy.com/gifs/3oriO7fh7A6jSpGkik Buon compleanno tavola periodica! Articolo pubblicato per i 150 anni della tavola di Mendeleev dall'INGV (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia):  https://ingvambiente.com/2019/03/06/buon-compleanno-tavola-periodica/ Raccoglierò tutti i link nella pagina Spunti di approfondimento . Buon lavoro e buon divertimento!